lunedì 5 settembre 2011

Vino, Kelly e Ur

Controluce in un tiepido sole socchiudevo gli occhi come un gatto. La sera prima avevo finito una bottiglia di vino del '96 trovata in cantina (e centellinata nel corso dei giorni con l'aiuto di un aggeggio di nome "pompa vino": googlate gente, googlate). Alla tv davano un film francese su due amanti, in cui lui le regalava una borsa Kelly di Hermes. Non ho capito molto del resto del film: vini pregiati, frasi a metà, etiquette et savoir vivre finché un bel giorno la donna riceve in regalo un foulard, segno della fine della storia. Lasciavo i due amanti a scaricarsi tra lacrime di lei e frasi fatte di lui mentre io versavo le mie lacrime sulla Kelly bag che non avrei mai avuto.


Nel frattempo Enheduanna di Ur raccontava la sua storia da un vecchio libro.
Sargon il Grande intorno al 2300 a.C. unificò sumeri, babilonesi e akkadi in un impero.
Lasciò la figlia, Enedhuanna, al sacerdozio del dio Nanna, dio della Luna. Ma il re di Uruk preparava la rivolta per impadronirsi dell'impero di Sargon: Enedhuanna fu stuprata, mutilata e esiliata poco dopo la morte del padre.

Lui mi ha dato
Il pugnale rituale della mutilazione
Mi ha detto
“ti dona”
Egli asciuga la sua mano bagnata di sputo
Sulla mia bocca dolce di miele.


Nel frattempo il nipote Naram-Sin sedeva sul seggio di Nanna e elevava se stesso a divinità, disinteressandosi di lei, confinata in terre inospitali: non più di sangue reale, non più sacerdotessa, Enheduanna vagava scrivendo versi alla dea Inanna (Ishtar) nella sua veste di signora della guerra e delle tempeste, affinché calasse sui nemici e ridesse a Enedhuanna il suo posto di Gran Sacerdotessa.

Il suo ululato
come il tuono di Ishkur
e l'urlo come di tempesta
scuote i corpi
fa tremare tutta la carne.
[...] Tu maledici il suo grano
versi sangue nei suoi fiumi
un vento tempestoso distrugge danzando la città
porta a te prigionieri giovani legati da corde.

Le fonti sono lacunose e non sappiamo, quindi, in che modo questo sia accaduto: qualcuno parla di una rivolta di donne guerriere, altri di una battaglia. Enedhuanna ritornò alla fine al suo seggio e le sue lodi a Inanna, il suo racconto e le sue suppliche sono tra le più intense testimonianze che abbiamo di 4300 anni fa. Esistono almeno 500 copie del suo "esaltazione di Inanna", che venivano scritte, cantate nei templi e tramandate a più di mezzo millennio dalla sua morte.
Decisamente uno dei miei personaggi preferiti.

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