venerdì 24 dicembre 2010

lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
ho sempre vissuto secondo quello che ritenevo giusto, senza curarmi troppo delle scorciatoie, dei giochetti di potere, delle amicizie di comodo. Ho sempre tenuto alla mia coerenza, ho cercato di non prostituirmi solo perché "un giorno avrei avuto bisogno di un favore". C'era sempre una soluzione, guardando avanti, che mi spingeva a non piegare la testa a falsi amici e falsi amanti con cui prostituirmi. Oggi non sono più così sicura delle mie scelte: pochi si possono permettere il lusso dell'integrità e allo stesso tempo vivere dignitosamente. Avevo scelto la facoltà di legge sicura che la giustizia fosse un bel campo da studiare, e mi sono trovata di fronte a decreti legislativi ogni anno diversi, cavilli legali con cui far assolvere il cliente che paga di più e strani proverbi da giuristi ("la legge si applica, ma per gli amici si interpreta" è solo uno tra i tanti). Credevo di essere intelligente ma sono finita fuori corso: quando studio leggine del cazzo che chiamano "legge" e "giustizia" mi viene la nausea.
Caro Babbo Natale, quando ero piccola mi hanno detto che non esisti, ma ho scoperto che le persone sono bugiarde, quindi forse esisti davvero. Se mi stai leggendo e credi anche tu che un essere umano abbia il diritto di non prostituirsi e di vivere in santa pace, portami sotto l'albero un po' di forza e fiducia per continuare a farlo.

7 commenti:

  1. Eh, ancor più ti auguro di iniziare, oltre alla necessaria forza per farlo, l'altrettanto necessaria domanda sul come è possibile cominciare a farlo in modo da riuscirci.

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  2. Magari me lo dirà la renna di Babbo Natale, altrimenti corromperò uno dei folletti. U_U

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  3. più che altro... non penso che troppe domande aiutino, a volte è meglio agire che chiedersi come agire efficacemente. ;)

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  4. Mi è saltata in testa una canzone vecchia, anche un po' mediocre, ma che tra i versi ha qualche ideaccia.

    "oro e acciaio e sangue perfetta fusione di metallurgia
    [...]
    prima che tutto finisca riesploderà l'ultima stella rimasta la costellazione del granchio fuoco su carne che imprime alla forza d'impatto se tra vero ed inganno è la sfida per questo sentiero vedremo passare il nemico nascosto da mille menzogne protetto da sbirri da servi e carogne...
    [...]
    Guarda questa zona, come si difende, come i Fedayn in lotta per le loro terre senza più niente voce dei dannati nuova concezione per una nazione che si muove giù nell'ombra sembra dire sembra voglia darmi muove per capirmi e incontrarmi combatti
    [...]
    zero patti se verranno a cercarti l'ordine è il loro perdono e pietà non gli imploro, io fondo l'acciaio con l'oro, sapendo chi farne un tesoro chi ci gira intorno non sarà mai pronto. fino alla fine del mondo a quello che si avvera per l'ultima guerra del mondo preparo una colonna sonora solo per brillare col sole l'amor mio non muore!

    Oro e acciaio infonde scorre dentro il sangue nelle vene di un guaglione che non si nasconde. oro e acciaio incombe su chi ci corrompe oro all'oro merda a merda che ora si confonde. oro e acciaio irrompe manda tutto a monte se domani è un altro giorno ma c'è chi n'arconte d'oro e acciaio è un ponte sopra all'acheronte se il destino è già segnato c'è chi non soccombe."

    ma poi l'inverno è foriero di nuove nascite notturne. ;).

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  5. ehmm... non la conoscevo :P

    p.s.: chi sei? ^^

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  6. Je suis le Ténébreux, – le Veuf, – l’Inconsolé,
    Le Prince d’Aquitaine à la Tour abolie :
    Ma seule Étoile est morte, – et mon luth constellé
    Porte le Soleil noir de la Mélancolie.

    Ma importa chi sono? No. :).

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  7. no, in effetti uno che cita de Nerval può essere il benvenuto anche se è anonimo ;)

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