mercoledì 18 maggio 2011

Arte dell'agguato

PRINCIPI DELL'ARTE DELL'AGGUATO

Un Guerriero non è mai cinto d’assedio. Per subire un assedio bisogna possedere qualcosa.
Un Guerriero non possiede altro che la propria impeccabilità, e questa non può essere minacciata.

1- il primo principio dell’Arte dell’Agguato è che il guerriero sceglie il proprio campo di battaglia. Un guerriero non va mai in battaglia senza conoscere i dintorni.

2- Scartare ciò che è superfluo è il secondo principio dell’Arte dell’Agguato. Un guerriero non complica le cose: mira alla semplicità.

3- Dedica tutta la sua concentrazione a decidere se ingaggiare o meno battaglia, perché ogni battaglia è per la vita: questo è il terzo principio dell’Arte dell’Agguato. Un guerriero dev’essere pronto e disposto a prendere posizione “qui e ora”, ma non all’insegna del caos.

4- Un guerriero si rilassa, si abbandona, non teme nulla. Solo allora il potere che guida gli esseri umani gli apre la strada e lo sostiene. Solo allora. Questo è il quarto principio dell’Arte dell’Agguato.

5- Di fronte a circostanze impossibili da affrontare, il guerriero si ritira temporaneamente. Lascia vagare la propria mente, si dedica a qualcos’altro, va bene qualunque cosa. Questo è il quinto principio dell’Arte dell’Agguato.

6- Il guerriero comprime il tempo; questo è il sesto principio dell'arte dell'agguato. Anche un solo istante conta. In una battaglia per la sopravvivenza, un secondo è un'eternità, un'eternità che può decidere l'esito. Il guerriero mira a riuscire, quindi comprime il tempo. Non spreca neppure un istante.

7- Per applicare il settimo principio dell’Arte dell’Agguato bisogna applicare gli altri sei: colui che pratica l’Agguato non si mette mai in mostra: osserva da dietro le quinte.

L’applicazione di questi principi porta a tre risultati.
- Il primo è che chi pratica l’Arte dell’Agguato impara a non prendersi mai sul serio e a ridere di se stesso: se non teme di passare per sciocco, saprà far passare per sciocco chiunque.
- Il secondo è che impara ad avere pazienza infinita: non ha mai fretta, non è mai in ansia.
- Il terzo è che impara a sviluppare una capacità infinita d’improvvisazione.

(Carlos Castaneda)

4 commenti:

  1. tesoro quanto mi ricorda la mia vita. eh già. Bello scritto, castaneda è illuminante ogni volta che lo si legge... e poi si scopre sempre qualcosa di nuovo.

    A te. Fabio

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  2. sto rileggendo i primi suoi libri. Mi sono stupita perché anni fa non capivo affatto certe uscite di don Juan, adesso forse un po' di più e mi trovo a fare delle grasse risate!

    a te.

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  3. ahhahahahah don juam è un burlone.... castaneda non capiva una cippa....!

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