martedì 15 marzo 2011

Il baule - pensieri sparsi

Dietro un sipario di carta stavano mute le stelle di pietra.
Sorridevano.
Facevo ordine in un mare di carte sparse, che ogni volta che le sistemo e ne butto via la metà ne saltano fuori altre, sempre più vecchie.
Quel baule deve essere pazzo. Quel baule deve avere un doppio fondo, mi dico ogni volta.
Chissà come fanno memorie di carta a uscirne fuori. L'altra volta non c'erano, ne sono sicura.
Resuscitano.
Vengono rigurgitate fuori, e allora ti assalgono ricordi e capita anche che ti guardi allo specchio e non ti riconosci più. Che alcune cose le tieni e altre le butti alzando un sopracciglio.

Facevo ordine e ho trovato frammenti di me che non ricordavo. Spesso ho avuto paura di amare. Più spesso non ho avuto paura di odiare. Forse perché è più facile, ti fa sentire meno nudo. Frammenti di me che forse non esisteranno più perché erano maschere e sono cadute con le foglie d'autunno, senza far rumore. Senza che ci facessi caso. Ne ho ritrovati alcuni che invece erano veri, e che la vita aveva sepolto dietro ferite e paure. E quelli che oggi rivivono sfacciati e hanno vinto il terrore della nudità mi hanno fatto sorridere come se si trattasse di una conquista.

Si cambia. Continuamente si cambia, anche se un tempo l'immobilità la chiamavo coerenza.
Oggi giro senza armatura come una pazza suicida.
Domani non so. Forse compro una spada. Forse compro una risata in più.
E non è poi così male.

Un giorno, forse, aprirò il baule e lo troverò vuoto.
E saprò di essere libera.

6 commenti:

  1. Sei sempre stata libera...e pazza...due cose iscindibili... anche io oggi faccio i conti col mio baule e devo dire che leggerti mi ha fatto sorridere un pò..un sorriso malinconico :P

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  2. sarà l'autoironia che aiuta quel po' di follia. Chi non teme di passare per sciocco solitamente sa come essere felice. ;)

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  3. Paura d'amare o il contrario?
    Un pò come dire che è nato prima l'uovo della gallina...

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  4. non saprei più dirtelo. E' passato tanto tempo da quando l'uovo e la gallina si sono confusi.

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  5. Sempre la sottoscritta. E' come un esercizio di sincerità sai: non butto niente dal baule se mi strappa ancora un sorriso, comunque vadano le cose. Piccoli feticci da riassaporare. Il tempo farà il resto.

    p.s.: ovviamente il baule è metaforico, ma non occorreva dirlo vero? :P

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